Cari amici,
questa sera ho concluso la vendita del mio adorato 6630. Con Lui se ne va un pezzo di me perché assieme ne abbiamo passate davvero tante. La prima volta che mi sono iscritto ad un forum l'ho fatto perché mi servivano informazioni sul 6630, e la prima volta che ho avuto l'onore di una risposta da parte di un vero guru della telefonia (ovviamente Peppezi) era inerente il 6630. Col 6630 ho letto un sacco di libri durante gli interminabili chilometri in aereo, treno, nave, bicicletta, pattini, piedi e corsa. E' stato sempre con me da tre anni a questa parte, mai più lontano di un paio di metri e non ha mai dato segni di stanchezza nel ricordarmi l'ora, gli appuntamenti della giornata, le liste della spesa e i numeri degli amici. Assieme abbiamo trascorso un fenomenale Erasmus di quasi un anno in Svezia, periodo durante il quale ero solito portarlo a mo' di collana, come usa lassù. Per tre anni mi ha svegliato in orario tutte le mattine. Assieme siamo andati a correre in mezzo al ghiaccio e alla neve come alle prime luci della primavera, e siamo stati in discoteca sino a notte fonda quando le sue imbarazzanti dimensioni non mi consentivano di indossare i jeans attillati. Mi ha accompagnato durante ripetute incursioni nei supermercati stranieri dove ha dato notevole prova di se traducendomi le etichette in lingua esotica. Siamo stati assieme durante le gite in Inghilterra e un divertente viaggio in Croazia. Sempre assieme abbiamo esplorato la rete in lungo ed in largo con Opera, testato il VoIP dal cellulare con Fring, chattato con AgileMessenger e provato (senza successo) Sensor. L'affiatamento è stato tanto intenso che non era più Lui ad avvisarmi che la memoria era piena, ma ero io a Dirgli di non preoccuparsi perché non ce l'avrebbe fatta. Il 6630 era talmente avanzato che nessuno poteva capire e condividere la nostra relazione ad eccezione degli amici del forum, e per un breve periodo siamo stati veramente sulla cresta dell'onda, sempre i più aggiornati ed avanzati di tutti.
Poi hanno cominciato ad uscire i nuovi modelli. Troppe volte ho letto sognante i lunghi snocciolamenti di migliorie degli eNnesimi nokia, sempre di nascosto da Lui. Gli amici non vanno traditi, e Lui è stato un fedelissimo amico, quello sul quale puoi sempre contare. Sono usciti telefoni con Billeggianti sistemi operativi, sempre più ricchi di funzioni, suoni e stile. E poi ne sono usciti altri SteveJjanti e per la prima volta ho preso in seria considerazione l'idea di tradirLo. Lui non diceva nulla per non farmi pesare le Sue limitatezze, ma ad ogni nuovo annuncio Lo vedevo di colpo invecchiare tre anni, nonostante facessi di tutto per non farglieLo notare. Eppure non L'ho mai tradito, neanche per un momento, perché in fondo non mi sarebbe bastato un semplice cambio di telefono. Volevo un cambio tangibile di compagno, un nuovo amico che mi facesse riprovare le stesse emozioni, ma apparentemente tutto quello che mi si offriva erano semplici miglioramenti di quello che già avevamo assieme.
Poi è arrivato il 95. Non è stato amore a prima vista, proprio per nulla. L'ho visto pavoneggiarsi per tutte le grandi cose che sapeva fare, sprezzante delle proprie limitate energie ed ho pensato che fosse un gradasso figlio di papa'. Quando i suoi padroni hanno cominciato a lamentarsi della sua debolezza ho sogghignato perché significava che ancora il 6630 non aveva trovato il suo erede.
Ma poi è arrivato il Ninja. Piccolo. Nero. Potente. Forte. Funzionale. Già nelle foto sembra dotato di una personalità matura, sicuro di se, convinto nelle proprie potenzialità, meno chiacchiere e più fatti, sexy. Anche il mio 6630 lo ha visto: una sera dopo che avevo già spento il computer sono andato sul web con lui ed assieme ci siamo messi a guardare il Ninja, leggere le caratteristiche tecniche e ammirare le foto. Il 6630 non riusciva a vederle nitide perché il suo schermo non ha più tanti colori, ma a me dicevano molto di più, se ne è accorto anche Lui. Ne abbiamo parlato a lungo, assieme, ed alla fine abbiamo deciso che è giunta l'ora di separarci, da amici, però. Lo ringrazio per tutti i momenti passati assieme e spero si ricorderà di me con affetto, lo stesso che ho avuto io nei Suoi confronti.
Ciao sessantaseitrenta
questa sera ho concluso la vendita del mio adorato 6630. Con Lui se ne va un pezzo di me perché assieme ne abbiamo passate davvero tante. La prima volta che mi sono iscritto ad un forum l'ho fatto perché mi servivano informazioni sul 6630, e la prima volta che ho avuto l'onore di una risposta da parte di un vero guru della telefonia (ovviamente Peppezi) era inerente il 6630. Col 6630 ho letto un sacco di libri durante gli interminabili chilometri in aereo, treno, nave, bicicletta, pattini, piedi e corsa. E' stato sempre con me da tre anni a questa parte, mai più lontano di un paio di metri e non ha mai dato segni di stanchezza nel ricordarmi l'ora, gli appuntamenti della giornata, le liste della spesa e i numeri degli amici. Assieme abbiamo trascorso un fenomenale Erasmus di quasi un anno in Svezia, periodo durante il quale ero solito portarlo a mo' di collana, come usa lassù. Per tre anni mi ha svegliato in orario tutte le mattine. Assieme siamo andati a correre in mezzo al ghiaccio e alla neve come alle prime luci della primavera, e siamo stati in discoteca sino a notte fonda quando le sue imbarazzanti dimensioni non mi consentivano di indossare i jeans attillati. Mi ha accompagnato durante ripetute incursioni nei supermercati stranieri dove ha dato notevole prova di se traducendomi le etichette in lingua esotica. Siamo stati assieme durante le gite in Inghilterra e un divertente viaggio in Croazia. Sempre assieme abbiamo esplorato la rete in lungo ed in largo con Opera, testato il VoIP dal cellulare con Fring, chattato con AgileMessenger e provato (senza successo) Sensor. L'affiatamento è stato tanto intenso che non era più Lui ad avvisarmi che la memoria era piena, ma ero io a Dirgli di non preoccuparsi perché non ce l'avrebbe fatta. Il 6630 era talmente avanzato che nessuno poteva capire e condividere la nostra relazione ad eccezione degli amici del forum, e per un breve periodo siamo stati veramente sulla cresta dell'onda, sempre i più aggiornati ed avanzati di tutti.
Poi hanno cominciato ad uscire i nuovi modelli. Troppe volte ho letto sognante i lunghi snocciolamenti di migliorie degli eNnesimi nokia, sempre di nascosto da Lui. Gli amici non vanno traditi, e Lui è stato un fedelissimo amico, quello sul quale puoi sempre contare. Sono usciti telefoni con Billeggianti sistemi operativi, sempre più ricchi di funzioni, suoni e stile. E poi ne sono usciti altri SteveJjanti e per la prima volta ho preso in seria considerazione l'idea di tradirLo. Lui non diceva nulla per non farmi pesare le Sue limitatezze, ma ad ogni nuovo annuncio Lo vedevo di colpo invecchiare tre anni, nonostante facessi di tutto per non farglieLo notare. Eppure non L'ho mai tradito, neanche per un momento, perché in fondo non mi sarebbe bastato un semplice cambio di telefono. Volevo un cambio tangibile di compagno, un nuovo amico che mi facesse riprovare le stesse emozioni, ma apparentemente tutto quello che mi si offriva erano semplici miglioramenti di quello che già avevamo assieme.
Poi è arrivato il 95. Non è stato amore a prima vista, proprio per nulla. L'ho visto pavoneggiarsi per tutte le grandi cose che sapeva fare, sprezzante delle proprie limitate energie ed ho pensato che fosse un gradasso figlio di papa'. Quando i suoi padroni hanno cominciato a lamentarsi della sua debolezza ho sogghignato perché significava che ancora il 6630 non aveva trovato il suo erede.
Ma poi è arrivato il Ninja. Piccolo. Nero. Potente. Forte. Funzionale. Già nelle foto sembra dotato di una personalità matura, sicuro di se, convinto nelle proprie potenzialità, meno chiacchiere e più fatti, sexy. Anche il mio 6630 lo ha visto: una sera dopo che avevo già spento il computer sono andato sul web con lui ed assieme ci siamo messi a guardare il Ninja, leggere le caratteristiche tecniche e ammirare le foto. Il 6630 non riusciva a vederle nitide perché il suo schermo non ha più tanti colori, ma a me dicevano molto di più, se ne è accorto anche Lui. Ne abbiamo parlato a lungo, assieme, ed alla fine abbiamo deciso che è giunta l'ora di separarci, da amici, però. Lo ringrazio per tutti i momenti passati assieme e spero si ricorderà di me con affetto, lo stesso che ho avuto io nei Suoi confronti.
Ciao sessantaseitrenta
Michele
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